mercoledì 25 febbraio 2015

"Il marito di mio figlio" - Compagnia teatrale GUSTIMISTI

Torna, a grande richiesta, lo spettacolo che ha rubato il cuore dei romani! 

Dopo il tutto esaurito delle passate stagioni, "Il marito di mio figlio" calcherà nuovamente il palco del teatro Trastevere dal 10 al 15 marzo, per una nuova, divertentissima edizione. 

Che siate degli inguaribili romantici o degli amanti della risata a crepapelle, venite a trovarci in via Jacopa de' Settesoli 3, dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 18.00. Non ve ne pentirete!


Il marito di mio figlio, di D. Falleri.
Regia: Massimiliano Martini
Con Sofia Panizzi e Giovanni Mauriello



Per info e prenotazioni 065814004.
Biglietto intero: 10€
Biglietto ridotto: 8€
(Esclusa tessera associativa 2€)

mercoledì 18 febbraio 2015

Quando il vero capitale è quello umano - VETRYA

"Conterò poco, è vero"
diceva l'Uno ar Zero
"ma tu che vali? Gnente, proprio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un caso voto e inconcrudente.
Io invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.
È questione de nnummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so' li zeri che je vanno appresso".

E' dagli zero che voglio partire nel raccontarvi questa bella storia, per dimostrare che le persone non sono solo numeri di matricola, che i lavoratori possono dare un contributo notevole alla propra azienda quando questa non li fa sentire solo un semplice zero. Ma tanti zeri accanto ai "capi" accrescono il valore dei primi e dei secondi.

E' la storia di 2 ragazzi, Luca Tomassini Fondatore, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Vetrya e Katia Sagrafena Direttore Generale e HR che sognano e credono nel loro lavoro e soprattutto credono in un mondo dove lavorare è uno stimolo della mente e del corpo .



Vetrya è un gruppo italiano leader globale nella fornitura di piattaforme multi screen, media asset management, mobile entertainment, mobile commerce, internet tv e servizi broadband. Sviluppa servizi, applicazioni e piattaforme per digital media e OTT.
Ha un campus di 20mila metri quadrati con uno spazio di 7 mila metri quadrati dedicato alle aziende del gruppo Vetrya. Immerso in un’area verde, dispone di aree sportive, luoghi dedicati allo svago, work cafè, tech shop e formazione, il tutto all’insegna dell’ecosostenibilità, ricerca e innovazione.





Vetrya partecipa per la prima volta alla selezione dei "Best Workplace" che premiano le aziende dove si lavora meglio in Italia e sale sul podio: ebbene si terza classificata tra le imprese dove si lavora meglio in Italia


Il vero capitale è quello umano. 
Un’azienda che è riuscita a fare del gioco di squadra il vero punto di forza dove le persone sono messe in condizione di lavorare serenamente conciliando vita privata e lavoro

Ecco cosa cinguetta Katia dopo la vincita del premio come migliore azienda :

Ho una confusione incredibile!!! Grandissimi!!! Straordinari!!! Non conta il campus, la struttura, la vittoria è delle persone che tutti i giorni danno vita a‪#‎vetrya‬!!! Siamo i migliori, non c'era dubbio!!! Grazie grazie grazie!!!







Grazie Luca e  Katia che ci permettete ancora di immaginare il futuro con passione!





martedì 17 febbraio 2015

A Ny sfila una modella con sindrome down




Una camminata che ha fatto la storia della moda.
Jamie Brewer è la prima modella con la sindrome di down ad aver sfilato sulla passerella di Fashion Week di New York
Portabandiera della campagna lanciata dalla stilista Carrie Hammer - "Modelle esempio di vita - non modelle da runway" Jamie ha indossato un abito della Hammer.






"Quando ho paura, vado verso la paura, accetto il rischio e la sfida. Se si mette anima e cuore, si puo' diventare cio' che abbiano sognato, una leggenda noi stessi. "Quando le ragazze mi vedono - ha dichiarato- capiscono che possono seguire i loro sogni. Pensano che se 'io ce la posso fare', certo anche loro ce la possono fare. Non sono le circostanze a definire chi siamo".



martedì 3 febbraio 2015

I tatuaggi merletto



 Al Museo Maxxi di Roma i tatuaggi merletto di Marco Manzo, uno degli artisti più quotati del settore, vincitore di oltre 50 premi internazionali, hanno dato vita a una sfilata davvero particolare. Le modelle indossavano abiti con speciali spacchi e oblò che mostravano schiene e gambe decorate con intrecci delicati, ramage di fiori, decori arabeggianti che sembravano i pizzi della raffinata lingerie femminile. Creando così un'illusione ottica che incantava i visitatori





«I miei tattoo», spiega Marco Manzo, «sottolineano le curve della silhouette, valorizzandone i punti forti e nascondendone i difetti, proprio come fa un abito fatto su misura da un bravo stilista. Mi considero un sarto. È importante infatti studiare prima la figura femminile della cliente. Poi, in base alla silhouette, la mia compagna Francesca realizza un disegno che io eseguo con gli aghi sulla pelle, nel punto dove si è deciso di fare il tatuaggio». Il tempo impiegato per tatuare una schiena «varia dalla resistenza al dolore della cliente», spiega Manzo, «dipende, dalle 35 ore alle 100. Se poi la cliente sopporta sedute di 5 sei ore, possiamo farlo in due mesi. Se resiste un’ora a seduta, ci metto un anno».

martedì 20 gennaio 2015

Suicide Girls

 What some people think makes us strange or weird or fucked up, we think is what makes us beautiful
(Quello che alcune persone pensano sia strano o bizzarro o che ritengono sia una cavolata, noi pensiamo sia proprio quello che ci rende bellissime).

Il nome fa un po impressione, ma non facciamoci ingannare, le Suicide Girls, sono solo ragazze alternative con un look non convenzionale, basato su capelli colorati e dreadlocks, piercing e/o tatuaggi.
Il fenomeno “Suicide Girls” é ormai ben più che una moda: un vero e proprio movimento che tende esaltare il suicidio della classica ragazze per bene



Il concept ed il sito SuicideGirls furono creati dai soci fondatori della società madre, SG Services Inc., Sean (Sean Suhl) e Missy Suicide (Selena Mooney) alla fine del 2001 che iniziarono a fotografare delle ragazze particolari e dichiaratamente alternative senza veli e senza la paura di nascondere segni e imperfezioni fisiche da parte di queste ultime.

Leitmotiv di questo sito è la negazione del silicone e di qualsiasi altro ritocco.
Nell’universo delle Suicide Girls ogni donna é splendida perché diverso e unico modello di femminilità: ogni corpo femminile é capace di osare, di provocare e d'inquietare. Questa é la libertà che é possibile, e per loro necessario, esprimere.

Il sito non fa scouting per ricercare le proprie modelle, ma dichiara di selezionare  le richieste di diventare Suicide Girls inviate da ragazze di tutto il mondo ogni settimana, accettandone generalmente una al giorno. 




Il sito funziona anche come una community virtuale con profili utenti, gruppi tematici e forum di discussione