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lunedì 17 marzo 2014

Quando l'arte colpisce davvero


L'arte è sentimento, poesia e... sofferenza. E se di artisti dannati ne abbiamo visti molti, trascinati nell'oblio dai loro turbamenti, il fatto che uno elegga il momento della sofferenza come tema portante della propria arte è bizzarro, soprattutto se si tratta di una sofferenza indotta, costruita a tavolino, provocatoria e ricercatamente comica come quella che vediamo negli scatti, o meglio nei selfie, della fotografa 28enne Kaija Straumanis, lettone ma di base a New York. Che a colpirla sia una palla, uno stivale, un bicchiere o una zucca, con conseguente esplosione color arancio, non importa: Kaija impassibile guarda in camera. Impossibile non sorridere.










fonte:repubblica.it

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