«"Hai 18 anni. Hai deciso di mettere fine alla tua vita. La tua decisione sembra irrevocabile. All'ultimo minuto decidi di spiegare le ragioni del tuo gesto. Tratteggiando un autoritratto, descrivi il disgusto che provi per te stesso. Il tuo testo ripercorrerà alcuni fatti della tua vita che hanno causato questo sentimento".».
Succede in Francia, l’ultima lettera prima del suicidio: è il tema assegnato da un insegnante per un compito in classe nel quale i suoi giovanissimi alunni dovevano mettersi nei panni di un suicida.
Che cosa spinge un professore a dare un tema del genere?
La cronaca negli ultimi tempi ci offre aimè parecchi spunti su suicidi e omicidi; in italia come non menzionare il piccolo Andrea 15 enne che si è tolto la vita poche settimana fa, deriso del suo modo di vestirsi di rosa e non accettato dalla società che lo circondava.
Femminicidi in abbondanza, ragazzi che uccidono e si suicidano, mi chiedo.... perchè costringere un ragazzo ad immedesimarsi in una situazione del genere, come se tale situazione è la più normale possibile?
Qual'è il senso?
Io stessa sarei capace di scrivere un tema del genere?
Spronare un ragazzo a provare e poi descrivere disgusto per se stesso è eticamente corretto?
Non sarebbe meglio elevare le qualità di ognuno di noi ed insegnare ad amare se stessi ed elogiare il proprio io??????
L'insegnante è stato sospeso dopo la protesta dei genitori
Patrizia
Non so cosa spinge certe persone a partorire pensieri così contorti...ragazzini di 13 anni che si affacciano al mondo pieni di dubbi, perplessità ma anche certezze. Questi ragazzi che dovrebbero essere protetti da tutto e tutti li poni di fronte a situazioni ed interrogativi capaci di destabilizzare animi ben più adulti e "provati" dei loro.
RispondiEliminaNon posso far altro che provare una tristezza infinita...