mercoledì 30 novembre 2011

Misera-mente Camillo Langone

 



Secondo la giurisprudenza, il giornalista è tenuto ad assicurare ai cittadini un’informazione:

« qualificata e caratterizzata da obiettività, imparzialità, completezza e correttezza; dal rispetto della dignità umana, dell’ordine pubblico, del buon costume e del libero sviluppo psichico e morale dei minori nonché dal pluralismo delle fonti cui [i giornalisti] attingono conoscenze e notizie in modo tale che il cittadino possa essere messo in condizione di compiere le sue valutazioni, avendo presenti punti di vista differenti e orientamenti culturali contrastanti” »

Sentenza n. 112/1993 della Corte costituzionale



Partendo da questo presupposto... e visto come il titolo di un articolo su libero infiamma il web, non posso fare a meno di non dedicare un piccolo spazio a lui...Camillo Langone e alla sua provocazione....



"Togliete i libri alle donne" appare sul quotidiano diretto da Belpietro, dove si sottolinea il legame tra "scolarizzazione femminile e declino demografico": per avere più nascite bisognerebbe "chiudere qualche facoltà".

Cosa non si direbbe per qualche spicciolo in più e attirare attenzioni e di conseguenza più lettori... è talmente insensato quello che scrive che ha comunque raggiunto il suo obiettivo....RUMORE solo RUMORE

Per uno scrittore di libri come Camillo Langone risulta strana questa affermazione, chi pensa che se li comprerebbe i suoi libri se non quelle povere donnette acculturate????
Riporto la sua biografia: Scrive sul "Foglio" (sulle cui pagine ha inventato la figura del critico liturgico) e su "Libero", occupandosi in particolar modo di letteratura, architettura, arte contemporanea, enogastronomia, religione.

Tempo fa ho dedicato un post a chi interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi..... i TROLL

La domanda è lecita a questo punto anche Camillo Langone è un troll????

A voi l'ardua sentenza ecco la preghiera n 580

Se non si vuole dare la cittadinanza ai bambini immigrati non bisogna volere i bambini immigrati (a meno di ipotizzare un nuovo apartheid). Se non si vogliono i bambini immigrati bisogna volere i bambini indigeni (la natura non tollera vuoti). Se si vogliono i bambini indigeni, i bambini indigeni bisogna farli. Per fare i bambini indigeni bisogna usare i metodi concezionali. Quali sono? Ne scrive Thomas Bernhard nella “Autobiografia”, qui già elogiata per la magnificenza della nuova edizione Adelphi. Ma è un libro importante anche per il contenuto. Lo scrittore austriaco è un nemico dell'umanità e coerentemente considera la procreazione un crimine. “Quando ci hanno messi al mondo, i nostri genitori si trovavano in uno stato di totale ignoranza e volgarità”. Ecco che, senza volerlo, ci ha svelato i due metodi concezionali più efficaci. Ignoranza e volgarità sono le potenti armi demografiche del Niger, dove ogni donna fa sette figli, e dell'Uganda, del Mali, della Somalia, dove i figli sono almeno sei. Abbaiare contro la cittadinanza ai negretti produce soltanto inquinamento sonoro se nel contempo non ci si impegna in una grande campagna contro l'istruzione femminile e la moda (quanti figli hanno partorito Rita Levi Montalcini e Franca Sozzani?)© - FOGLIO QUOTIDIANOdi Camillo Langone (http://www.ilfoglio.it/preghiera/580)


Che dire....non è che non sia un buon giornalista...lungi da me a pensare una cosa del genere, e' che lo fa' in modo cinico...e insensibile...causa fame di soldi...
poveraccio!











PATRIZIA

6 commenti:

  1. ...Becca Camillo!!!...
    grande attenzione Patrizia...
    grande...
    Ziok

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  2. ha trovato il modo di elevare la sua misera cultura pensando di creare ignoranza , grande patrizia spero che arrivi il tuo messaggio

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  3. Patrizia il post di oggi è davvero amaro. Direi con ottimismo... ignoriamolo.

    Un'ottimo spunto per ricordare a mia figlia quando tornerò a casa "Studia per essere libera" questa volta anche dai Camillo Langone della situazione

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