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domenica 13 febbraio 2011

"Skateboarding is not a crime"...

Erano gli anni ’50 quando in California, negli Stati Uniti, un gruppo di surfers ebbe l’idea di applicare quattro piccole ruote alle loro tavole per lanciarsi poi lungo pendii asfaltati, inventando una nuova moda sulle strade: il sidewalk surfing che avrebbe condotto nel corso di qualche anno alla nascita dello Skateboard vero e proprio.

Da prototipo pionieristico a sport popolare. Questo è stato il cammino che ha portato lo Skateboard ad essere, oggi, molto diffuso tra i giovani e al centro dell’interesse mediatico. Negli Stati Uniti, infatti, sei milioni di spettatori rimangono incollati al televisore durante gli “X-Game”, una sorta di campionato del mondo di Skateboard non ufficializzato. 



Nell’immaginario collettivo, specialmente in Italia, gli skaters sono visti con curiosità per le prodezze che compiono ma anche con una certa diffidenza trattandosi di un’attività di “strada”.


I cosiddetti Tricks sono acrobazie che si compiono con lo skateboard; ne esistono qualche centinaia, gran parte derivanti dall'“Ollie”, uno dei trick base che consiste nel saltare facendo rimanere la tavola attaccata ai piedi, prima effettuando una pressione sul tail ("coda"), la parte curva posteriore dello skateboard, sollevando quindi il nose (il "naso"), ovvero la parte curva anteriore, per poi abbassare questo con l'altro piede portando così la tavola in aria, parallela al terreno, per infine concludere atterrando. 








  
Lo skateboarding è uno dei pochi sport che è diventato anche uno stile di vita....
La frase Skateboarding is not a crime, famosa tra gli skateboarders, rivendica la legittimità dell'utilizzo dello skateboard in strada. 
Difatti, nonostante l'esistenza di skate-park attrezzati con corrimano, scalinate e altri elementi architettonici riproducenti l'arredo urbano, gli skater puristi considerano l'utilizzo della strada l'unica opzione rispettabile per praticare lo street-skating.




Skateboarding is not a crime...tanto meno se fatto Galliano!!!
Ed è proprio allo skateboarding che John Galliano nel lookbook Estate 2011 si ispira ....ad uno stile di vita rilassato,  tra hip hop e streetwear, tra  look da spiaggia, stile hippie e cultura dello skateboard. 
Galliano attraverso la coppia di modelli Jacquelyn Jablonski and Francisco Lachowski porta in strada l'alta moda dell'urbanwear.













Patrizia

2 commenti:

  1. Post interessante ma discutibile è l'argomento. Ovvero che Galliano si sia ispirato alla cultura dello skateboard è quasi offensivo. Dello stile sk8r nei suoi abiti non vedo niente. E soprattutto il mondo dello skate se ne fa ben poco di Galliano! E' di sicuro notevole che lui fra tutti gli stili per ispirarsi si sia scelto a un movimento così puro ma secondo me ha sbagliato nel cercare di riproporlo perchè è impossibile.
    Io ho fatto skate nella stessa California che citi tu e quindi l'argomento mi tocca. Credimi lo skate è prima di tutto per ogni ragazzo per spostarsi e per svagarsi...i contratti da Pro non sempre arrivano e i soldi non ce ne sono mai. Quello che indossano gli skater è una tshirt bianca e jeans neri o marroni. Le scarpe sono forse l'accessorio più costoso ma durano millenni. Le ragazze come a loro volta sk8r mi sembra che lui non le abbia considerate....
    cmq ricorda non è una critica a te, anzi sei stata brava a citare le cose base della cultura, ma penso che Galliano non abbia fatto una bella figura con questa scelta...

    C:

    http://moneygonefor.blogspot.com/

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