Tra trine e merletti l'arte della nonna è sempre più fashion

New York Fashion Week è famosa per l'inaugurazione delle innovazioni della moda, una di queste è stata sicuramente la collezione di Jen Kao.

Un'innovazione che si base su un arte molto antica, l'arte della nonna, l'arte dell'uncinetto.
Faremo un breve viaggio dentro un’arte di infinita pazienza: i significati storici e culturali del merletto e le sue opportunita di sopravvivere oggi grazie anche all’opera di veri e propri artisti.


Famosi in Italia sono i merletti di Burano.
Si narra la storia di due innamorati: Dolfina, bellissima fanciulla, e Polo, giovane pescatore. I due, persi d’amore, sognavano di sposarsi al più presto. Tuttavia Polo non aveva denaro per comprare un pegno d’amore a Dolfina. Accadde così che un giorno, durante la pesca, il ragazzo trovo un’alga dalla forma meravigliosa, che sembrava essere stata tessuta dalle sirene. L’alga, irrigidita dal sale, era bellissima ma molto fragile. Per questo motivo, una volta ricevutala in dono, Dolfina decise di riprodurla con ago e filo. La leggenda narra che fu in questo modo che nacque la tradizione dei Merletti di Burano.

L’arte del merletto veniva tramandata di madre in figlia e veniva praticata su commissione oltre che per la preparazione della ‘dote’ delle giovani da maritare.
Il ricamo veniva praticato molto anche nei conventi e nei monasteri sempre su commissione e per la produzione di paramenti sacri ( da segnalare a Burano le splendide tovaglie da altare del Duomo).
All’aumentare della domanda di pizzi se ne avviò l’insegnamento presso la popolazione femminile in intere isole: Burano per l’ago e Pellestrina per i fuselli.

La stilista Jen Kao ha optato per una passerella molto particolare: sabbia colorata su cui le modelle camminavano a piedi nudi, ornati solo da corde intrecciate. 

L'ispirazione era il deserto, con i suoi miraggi e le sue oasi: qui, la donna P/E 2011 di Jen Kao e' una romantica principessa nomade, avvolta in sovrapposizioni di macramè, lino e seta impreziositi da pietre dure.

Patrizia