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venerdì 14 gennaio 2011

Principesse persiane ed il tappeto magico


C'era una volta una bellissima principessa su uno splendido tappeto....
è cosi che voglio iniziare, ispirata da splendidi abiti che ricordano antiche decorazioni, come tappeti orientali.
La fusione dell'arte in mondi diversi, che si richiamano a vicenda, che evocano entrambi fascino e bellezza allo stato puro...ecco che nasce la magia..come una vera favola....
di tappeti magici e splendide principesse.
Il tappeto completa e decora un ambiente: lo rende “importante” o più casual…dipende dal genere che si decide di acquistare. Anche se oggi occorre un attimo superare la concezione del tappeto come semplice elemento coordinato e di contorno, per inserirlo in un contesto più completo.
Diviene così un vero strumento di espressione capace di suscitare emozioni attraverso forme, materiali e colori particolari.Da sempre il tappeto risulta un elemento ricco di fascino e charme. 
Il tappeto definisce lo stile e l’aspetto della stanza in cui è chiamato ad occupare e conferisce, anche al pavimento meno bello, un aspetto nuovo e particolare.
Come quindi non portare questa caratteristica nel mondo della moda?
Stampe e lavorazioni dei preziosi tappeti persiani si traslano su ricercati ed esclusivi tessuti tempestati da ricami capaci di andare a costruire un evening wear di forte impatto scenico e di indiscutibile capacità artigianale.
Ci ha pensato Rami Al Ali, considerato dal The Middle East Magazine come il diciassettesimo arabo più influente al mondo, che ha deciso di ispirarsi alla tradizione persiana per la sua collezione haute couture.
Le ricche lavorazioni dei suoi abiti, infatti, rimandano a quelle degli antichi e pregiati tappeti del suo Paese d’origine, ossia la Siria.
Gli intrecci e le lavorazioni dei tessuti fatte di drappeggi, fili annodati e intarsi, ricordano la maestosità dei tappeti persiani; i colori intensi e la varietà di fantasie, i tagli e la tridimensionalità dei tessuti, ubriacano la vista e rendono l’intera collezione un elogio alla sensualità del corpo femminile, esaltato da profonde scollature e corsetti che accentuano la vita, disegnando una silhouette elegante ed eterea.





La lavorazione ricorrente è fatta di intarsi e fili annodati, di drappeggi trattenuti da nodi e intrecci, il tessuto è reso tridimensionale dalla sovrapposizione di balze, dalle stringhe di seta o velluto, dai tagli godet o asimmetrici. La femminilità della linea è accentuata dalla vita alta, dall’eleganza delle scollature, dai corsetti stretti sul busto, dal degradare delle lavorazioni, che facendosi ora più grandi e ora più piccole, disegnano una silhouette elegante ed eterea. La leggiadria delle forme dello chiffon, della seta e del velluto è arricchita da motivi ricamati: una riminiscenza delle antiche lavorazioni dell’antica e pregiata arte persiana, che creano effetti sorprendenti sulla struttura dell’abito. 








Tessuti lucidi creano ombre e movimento, le spalline asimmetriche, a volte staccate dall’abito come fossero bracciali, insieme agli intrecci creano forme geometriche romboidali.



Lo chiffon, la seta, il velluto: questi i tessuti che grazie alle meticolose lavorazioni ricordano pezzi d’arte persiana.



A chiudere la sfilata un maestoso abito da sposa con sovrapposizioni di veli ricamati e a volte ricoperti da paillettes argento.





fonte foto :http://starscene.dailystar.com.lb
Patrizia

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